Apr 2009

Il DMI: prima giornata di studio

Su iniziativa di Claudio Paradiso sabato 18 aprile 2009 nell’Auditorium Comunale di Bassiano (la patria di Aldo Manuzio, in provincia di Latina) si terrà dalle 10 alle 14 una prima Giornata di studio sul DMI: il Dizionario dei Musicisti Italiani.
La peculiarità del progetto DMI consiste nel superamento dell’idea del sapere ‘universale’ a favore di una conoscenza più circoscritta come può esserlo, sotto un punto di vista geografico, una ‘nazionale’. La stretta collaborazione tra tutti gli specialisti e i centri di ricerca italiani, ognuno per il proprio campo di ricerca e di ‘passione’, produrrà infatti un risultato assai più approfondito e dettagliato rispetto agli studi enciclopedici del passato.
Il DMI avrà l’ambizioso obiettivo di riunire insieme per la prima volta tutti i musicisti italiani dal Medioevo ad oggi; di occuparsi anche le figure minori; costituirà così il compendio e il completamento delle opere enciclopediche in lingua italiana esistenti, e fornirà dati oggi introvabili nei repertori internazionali.
Questo tipo di approccio permetterà inoltre di approfondire in maniera equilibrata le varie ‘tipologie’ musicali: compositori, strumentisti, direttori, cantanti, editori, costruttori ecc.
L’esigenza di questo convegno è nata dagli studiosi, dai ricercatori italiani, per poter definire con precisione le linee operative guida e confrontare insieme idee e proposte. È prevista una immediata pubblicazione online del DMI che, precedendo un’eventuale edizione cartacea, permetterà la massima diffusione dei risultati e il loro continuo aggiornamento grazie a un modernissimo software che collegherà in rete tutti gli studiosi annullando distanze e problemi di comunicazione. La ‘voce’ informatica permette di affiancare nuovi elementi – impensabili su un’edizione a stampa – quali fotografie, partiture, link, file audio, file video ecc.
Prima del dibattito, al quale potranno partecipare tutti gli intervenuti, sono previsti interventi di Marino Anesa, Bianca Maria Antolini, Saverio Franchi, Roberto Marcocci, Claudio Paradiso, Roberto Regazzi, Giancarlo Rostirolla, Guido Salvetti, Gaspare Nello Vetro, Pietro Zappalà.
Oltre agli studiosi sarà fondamentale la presenza delle Istituzioni italiane di settore e dei loro responsabili. Oltre ai patrocini della Regione Lazio, dell’ASTRAL, della Provincia di Latina, del Comune di Bassiano, della XIII Comunità Montana, della Compagnia dei Lepini sono pervenuti quelli del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, della Fondazione Accademia Nazionale di Santa Cecilia, della SIdM Società Italiana di Musicologia, dell’IBIMUS Istituto di Bibliografia Musicale, dell’IBIMUS calabrese, dell’Istituto Italiano per la Storia della Musica, del CIRPeM Centro internazionale di ricerca sui periodici musicali, del CIDIM - Comitato Nazionale Italiano Musica (IMC-ONG internazionale in relazione formale con l'UNESCO) con il settore dell’AMIC Archivi della Musica Italiana Contemporanea, dell’ISMEZ Istituto Nazionale per lo Sviluppo Musicale nel Mezzogiorno, dell’Istituto di Studi musicali “Goffredo Petrassi”.

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Terminata la tournée primaverile

I Fiati di Parma sono rientrati da una breve tournée primaverile dopo quella di gennaio-febbraio che li ha visti a Gela, Caltanissetta, Umbertide, Roma, Messina, Trapani, Foggia e Gioia del Colle.
Il recente tour ha toccato invece le città di San Giovanni Valdarno, Teramo, Imola e Casalpusterlengo.
I Fiati di Parma si sono esibiti in alcune sedi storiche di grande bellezza quali la Pieve di San Giovanni Battista a San Giovanni Valdarno e il Palazzo Tozzoni ad Imola.
Nel Teatro di Casalpusterlengo il matinée musicale è stato presentato dal prof. Guido Salvetti, Presidente della Società Italiana di Musicologia.

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San Giovanni Valdarno, Pieve di San Giovanni Battista
© Galliano Passerini
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L'Aquila, il terremoto e la musica

In questo momento I Fiati di Parma sono molto vicini ai colleghi dell’Orchestra dell’Istituzione Sinfonica Aquilana, tanto duramente colpiti nella vita come nella professione.
L’Orchestra abruzzese ha perso la sede, gli strumenti, l’organizzazione.
La necessità più urgente è quella di offrire concerti all’ISA per dare una motivazione e uno stimolo a tutto il complesso e la ripresa delle prove anche in sedi temporanee aiutando i musicisti a superare il dolore e lo scoramento.
Chi ha idee o proposte in questo senso contatti cortesemente il primo oboe dell’Orchestra prof. Riccardo Bricchi all’indirizzo di posta elettronica riccardo.bricchi (at) libero.it
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